«Ecco come sono rinato…»

Oggi condividiamo con voi le parole che abbiamo ricevuto, fondamentali per capire quanto è importante essere formati e sapere cosa fare in caso di emergenza.

Leggete questa testimonianza. Leggete quanto gli è capitato e come sono riusciti a gestire una situazione davvero complicata.

Bisogna sempre essere preparati ad affrontare qualsiasi situazione di emergenza. Per questo Salvagente organizza continuamente corsi di formazione, allo scopo di fornire le informazioni indispensabili per poter intervenire in situazioni di pericolo:

«Il giorno 13 aprile sono ri-nato.

Durante una partita di rugby a Monza (da atleta veterano, ultra 50enne), uscito per una sostituzione, sono crollato a terra (senza alcuna avvisaglia precedente).

Immediatamente mi hanno soccorso il medico di campo, un altro medico presente in quanto compagno di squadra e un compagno di squadra con esperienza di 15 anni di ambulanza.

Non ricordo nulla di ciò che è avvenuto e riporto le descrizioni raccolte dalla gente che ha assistito.

Infarto e arresto cardiaco.

La mia fortuna (notevole) è stata:

  • avere due medici ad assistermi
  • avere uno dei due medici specializzato in rianimazione (anestesista)
  • aver avuto un massaggio cardiaco continuativo fino alla defibrillazione
  • avere intorno persone che sapevano come piazzare ed utilizzare il defibrillatore

Mi hanno defibrillato due volte e, in attesa dell’ambulanza (tempo di attesa, dicono, 18 minuti) sono stati in grado di rianimarmi.

Non ho subito danni cerebrali (neppure confusione temporanea). Il ventricolo sx, verrà quasi completamente, recuperato nelle sue funzionalità.

Mi hanno introdotto due stent: uno subito, in urgenza, il secondo un paio di giorni prima delle dimissioni per il centro di riabilitazione cardiaca.

Nessuna familiarità conosciuta, no ipercolesterolemia, no fumo, no abuso di alcol, vita tendenzialmente sana, fattori stress alti. Quello che è successo è la rottura di una placca che ha innescato la reazione delle piastrine e creato il coagulo che ha bloccato la coronaria.

La storia a lieto fine per ora finisce qui. Lascia molti insegnamenti.

IL DEFIBRILLATORE SALVA LE VITE.

È IMPORTANTE SAPER FARE ANCHE UN SEMPLICE MASSAGGIO CARDIACO.

LO STILE DI VITA SANO NON BASTA SIAMO TUTTI POTENZIALMENTE A RISCHIO.

I CENTRI SPORTIVI DEVONO ESSERE PRESIDIATI ALMENO DA PRESONE CHE SANNO USARE UN DAE E FARE UN INTERVENTO DI URGENZA.

Sono certo farete buon uso della mia esperienza. Noi stiamo cercando di sensibilizzare la Federazione Italiana Rugby in merito (Comitato Regionale)».

E tu sapresti cosa fare?
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