Allergie stagionali…ecco i campanelli dall’allarme
Nasino che cola, occhietti arrossati, prurito qua e là… le patologie allergiche sono un problema in costante aumento anche tra i bambini: come riconoscere i segni di un’allergia stagionale?
Cosa sono e chi le causa:
L’allergia è una condizione caratterizzata da una eccessiva sensibilità e reazione del sistema immunitario verso sostanze normalmente innocue.
Le allergie sono malattie multifattoriali, cioè determinate da una combinazione di cause ereditarie ed ambientali. In particolare la predisposizione genetica individuale influenza notevolmente il rischio di sviluppare una forma allergica: il rischio di allergia nel bambino di genitori non allergici e’ pari al 10-15%, se uno dei genitori è allergico, sale al 30%, se entrambi i genitori soffrono di una malattia allergica, il rischio raggiunge il 60 – 80%.
Sempre più “etciù”!
La patologia allergica è un problema in costante aumento in ambito pediatrico: i dati mostrano che in Italia il 20% dei bimbi ha oggi problemi di allergia e tra la cause principali di questa impennata vi sono quei “fattori ambientali” che contribuiscono all’insorgenza della allergia: inquinamento, stress, fumo, cattiva alimentazione eccessiva igiene personale.
I campanelli d’allarme
Sono diverse le piante responsabili di emettere pollini allergenici, tra queste ricordiamo il cipresso, l’ulivo, la mimosa, la parietaria, l’ambrosia, le graminacee, ma anche le betulle, i noccioli, i faggi e le querce. I sintomi di un’allergia da pollini sono sintomi di tipo respiratorio, e vanno dalla semplice rino-congiuntivite a veri e propri quadri di asma e difficoltà respiratoria.
Nella RINITE allergica il bambino presenta: starnuti frequenti, naso che cola (con secrezioni in genere più liquide rispetto a quelle del raffreddore virale), ostruzione nasale, prurito o pizzicore al naso o in fondo alla gola. Oltre ai classici sintomi nasali, il bambino con rinite allergica presenta un aspetto caratteristico perché ha spesso le “occhiaie” e respira costantemente a bocca aperta.
In associazione ai sintomi della rinite si possono manifestare i sintomi della CONGIUNTIVITE: occhi gonfi che lacrimano, prurito e arrossamento congiuntivale associati a difficoltà a guardare la luce.
Nei casi più gravi, infine, le allergie stagionali scatenano quadro di interessamento delle basse vie aeree con difficoltà a respirare fino a veri e propri quadri di ASMA BRONCHIALE, caratterizzata da accessi di tosse (generalmente secca o con poco catarro), senso di oppressione sul torace, difficoltà respiratoria con rumori (fischi e gemiti), difficoltà all’attività fisica e nelle forme più gravi, difficoltà all’eloquio e alla risata.
Poiché non tutte le piante emettono pollini nello stesso momento, il periodo dell’anno in cui iniziano a manifestarsi i sintomi dipende dal tipo di polline al quale si è allergici: per qualcuno può essere l’inizio della primavera, per altri un po’ più avanti.
Fiori e frutti: il fenomeno delle cross-reattività.
Nei soggetti con pollinosi è frequente la presenza concomitante di un ‘allergia alimentare che viene definita Sindrome Orale Allergica (SOA): prurito alla bocca, arrossamento della bocca, gonfiore delle labbra, gonfiore del palato, gonfiore della gola. Questi disturbi si manifestano entro brevissimo tempo dall’ingestione dell’alimento incriminato, generalmente spariscono entro un’ora e si limitano ai sintomi sopraelencati. Solo una minima percentuale arriva all’anafilassi.
La presenza di questi sintomi legati alle ingestioni di alcuni cibi nei soggetti che hanno allergia ad alcuni allergeni inalanti è dovuta al fenomeno della cross-reattività: la cross-reattività insorge quando gli anticorpi diretti originariamente contro un certo allergene (ad esempio le graminacee) riconoscono una struttura simile in un altro allergene (ad esempio pomodoro) e inducono una risposta immunitaria.
Data la stretta correlazione con le pollinosi, questi sintomi tendono ad aumentare durante la stagione dei pollini.
Esempi di cross- reattività? Allergia alle graminacee e sindrome orale allergica con pomodoro, kiwi, melone, anguria, pesca; allergia all’ ambrosia e sintomi da sindrome orale allergica con assunzione di banana, castagna, carota, miele, anguria, melone.
Le allergie possono essere delle fastidiose accompagnatrici nella bella stagione: l’adeguato riconoscimento dei sintomi, l’ esecuzione di specifici test allergologici e l’impostazione di una corretta terapia antistaminica e sintomatica potranno consentire di “tenerle a bada” e godersi sole, caldo e passeggiate all’aria aperta…