Questa notte, in Commissione Affari Costituzionali, si è conclusa una battaglia durata mesi per ripristinare un diritto. È stato infatti approvato un emendamento relativo all’accesso dei parenti nei reparti di degenza ospedaliera che, dopo i passaggi in Senato ed alla Camera nei prossimi giorni, diventerà finalmente legge.
L’emendamento, presentato da Italia Viva su continua sollecitazione di Salvagente Italia, ha l’obiettivo di regolamentare gli accessi ai parenti dei degenti in strutture ospedaliere, RSA, RSD e sale parto, togliendo la discrezionalità ai Direttori Sanitari di poter chiudere le visite.
Dal 10 marzo 2022 sarà quindi garantito in tutta Italia un accesso giornaliero in reparto, senza possibilità da parte dei direttori sanitari di impedirlo, con queste condizioni:
- Completamento del ciclo vaccinale primario + guarigione (con tampone negativo)
- Completamento del ciclo vaccinale primario + dose booster (senza la necessità del tampone).
La visita non potrà durare meno di 45 minuti.
La questione della riapertura dei reparti ospedalieri è stata portata avanti nei mesi dall’Associazione Salvagente Italia che, guidata dal Presidente Mirko Damasco, ha sollevato la criticità a Italia Viva e ha contribuito alla preparazione dell’emendamento.
Salvagente Italia in questa battaglia si è avvalsa di esperti del settore, tra i quali il Professor Alberto Giannini, Primario della Terapia Intensiva Pediatrica degli Spedali Civili di Brescia, il Professor Paolo Malacarne, ex Primario della Terapia Intensiva dell’Ospedale Cisanello di Pisa, e l’Avvocato Valentina Starinieri, consulente legale dell’Associazione per questa battaglia.
Il Professor Giannini con una relazione magistrale ha dimostrato, numeri e dati alla mano, il non senso di vietare le visite ai parenti e allo stesso tempo i benefici di questa pratica, che si ribadisce non è una concessione ma il riconoscimento di un diritto.
Per citare alcuni esempi virtuosi, in Italia la percentuale delle terapie intensive e dei reparti aperti è del 2 percento, in Norvegia e Svezia del 100 percento. In Francia, in caso di bambino ricoverato è la normalità fare entrare da lui anche i fratelli, in Italia sembra utopistico.
«Devo ringraziare in primis la Presidente Commissione Sanità del Senato Onorevole Parente e l’Onorevole Noja. Senza di loro non avremmo vinto questa Battaglia di civiltà – dichiara il Presidente Mirko Damasco – abbiamo parlato di diritti e di umanità. Grazie alla forte pressione esercitata sul tema, il Governo ha deciso di trasformare questo in realtà, togliendo da una sofferenza immane migliaia di parenti e di degenti. Stare accanto a un proprio caro in un momento delicato come un ricovero è un diritto inalienabile. L’Amore è Cura, aiuta nel processo di guarigione».
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