Dall’inizio delle violenze del 7 ottobre, gravi violazioni contro i bambini sono state commesse su larga scala in Israele e nello Stato di Palestina, tra cui l’uccisione e il ferimento di minori, rapimenti e violenze diffuse, attacchi a infrastrutture civili e a servizi pubblici  essenziali, tra cui scuole e strutture sanitarie.

Nella Striscia di Gaza, i bombardamenti incessanti ostacolano le operazioni umanitarie e 1,4 milioni di persone sono in immediato bisogno di aiuti umanitari, con bambini, donne incinte ed anziani tra i più vulnerabili: oltre 1 milione i bambini colpiti dalle violenze nella Striscia di Gaza, privi di luoghi sicuri dove trovare riparo e protezione, e di alcuna via d’uscita da un territorio tra i più densamente popolati della terra.

Ancora una volta Salvagente ha deciso di sostenere chi nel paese sta dando aiuti concreti a queste persone.

UNICEF e i partner di intervento sono tuttora operativi sul campo, fornendo un supporto d’emergenza salvavita, comprese forniture mediche, carburante per il funzionamento di strutture sanitarie e servizi essenziali per l’acqua e l’igiene, prodotti per il trattamento delle acque, attività di supporto psicosociale e per la salute mentale. Gli interventi dell’UNICEF comprendono anche un attento monitoraggio delle gravi violazioni dei diritti dei bambini e la fornitura alle famiglie di sussidi d’emergenza in denaro per sopperire alle esigenze dei bambini.

Come parte dell’Appello d’Emergenza Inter-Agenzie, il piano di risposta dell’UNICEF si concentra su interventi e servizi salvavita alle popolazioni vulnerabili nella Striscia di Gaza.
Tra gli interventi programmati tra ottobre e dicembre: riparazione delle infrastrutture idriche ed igienico-sanitarie danneggiate, la fornitura di disinfettanti, carburante, pezzi di ricambio e delle attrezzature necessarie per il funzionamento degli impianti di desalinizzazione dell’acqua, approvvigionamento di forniture mediche essenziali, – attività di monitoraggio della malnutrizione e approvvigionamento di micronutrienti e forniture terapeutiche essenziali per i bambini malnutriti, servizi e attività di supporto psicosociale e per la salute mentale anche da remoto, attività socio-ricreative per migliorare la condizione psicosociale dei bambini nelle scuole che accolgono sfollati, trasferimento di sussidi d’emergenza in denaro alle famiglie con minori per sopperire ai bisogni essenziali dei bambini

Prima delle ultime ostilità, l’Appello d’Emergenza UNICEF (HAC) per il 2023 prevedeva necessari 23,8 milioni di dollari per la risposta umanitaria nel corso dell’anno. Per rispondere alla crisi in atto, l’UNICEF stima urgentemente necessari ulteriori 20 milioni di dollari,

Senza fondi adeguati e flessibili nell’utilizzo, migliaia di persone non potranno essere assistite con accesso a servizi essenziali, supporto psicosociale e forniture di emergenza: tra queste, bambini in condizioni di disperato bisogno.

Salvagente e UNICEF uniti nell’impegno a proteggere ogni bambino.