Non si può peggiorare un arresto cardiaco: il principio di responsabilità
Dopo la prima e la seconda puntata, nel terzo capitolo dell’audizione in senato, Mirko Damasco, Presidente di Salvagente Italia, ribadisce un principio fondamentale che ogni cittadino deve conoscere: in caso di arresto cardiaco non esiste alcun rischio di “fare peggio”.
Un arresto cardiaco rappresenta già la condizione peggiore possibile. L’unico errore reale è non intervenire.
Per questo la cultura del primo soccorso deve basarsi sulla responsabilità: agire, sempre, perché ogni secondo può fare la differenza tra la vita e la morte. Salvagente chiede una legge che non protegga solo i bambini, ma che renda ogni persona un potenziale soccorritore.
Una proposta che guarda al futuro: scuole, famiglie, territori
Mirko Damasco, inoltre, ha presentato la visione complessiva della proposta legislativa di Salvagente Italia: creare un Paese in cui la formazione, gli strumenti e la cultura del soccorso non siano un’eccezione, ma una normalità.
Tra i punti chiave, troviamo:
- Formazione obbligatoria e continua: per insegnanti, operatori che lavorano con minori, baby-sitter, educatori, allenatori e per i futuri genitori nei corsi pre parto. Sapere come intervenire deve diventare un dovere civile.
- Defibrillatori (DAE) ovunque: Damasco ribadisce la necessità di rendere i defibrillatori obbligatori come un estintore nelle scuole, nei condomini, nei parchi, negli impianti sportivi, negli oratori, negli uffici pubblici e privati.
- Riduzione dell’IVA sui salvavita: uno dei nodi centrali è fiscale: perché dispositivi salvavita come i defibrillatori non hanno agevolazioni, mentre altri beni meno essenziali sì? Questa disparità frena la diffusione capillare dei DAE e rende più difficile portare questi strumenti nei luoghi dove servono davvero. Una revisione dell’IVA è quindi fondamentale per una distribuzione equa e capillare.
Perché serve una legge nazionale
Nonostante alcune norme esistano, l’applicazione in Italia è disomogenea. Alcune regioni sono virtuose, altre totalmente indietro.
La proposta di Salvagente punta a:
- Uniformare la formazione
- Rendere obbligatoria la presenza dei DAE
- Stabilire standard chiari e aggiornamenti periodici
- Coinvolgere scuole, famiglie e comunità locali in un progetto unico e coordinato
Solo una legge nazionale può garantire che ogni bambino, in qualunque città o regione, abbia le stesse possibilità di essere salvato in caso di emergenza.
Un Paese pronto a intervenire
Il messaggio finale di Mirko Damasco, presidente di Salvagente Italia, è chiaro e potente: abbiamo la possibilità di salvare migliaia di vite, ma serve coraggio.
Il coraggio di formarsi, di agire, di assumersi la responsabilità anche quando si teme di sbagliare. Perché in un arresto cardiaco non esiste possibilità di peggiorare la situazione, ma esiste la possibilità concreta di salvarla.
Resta connesso e agisci
Resta connesso per continuare a seguire la battaglia e l’impegno di Salvagente Italia in Senato.
Firma QUI anche tu la petizione per rendere il Primo Soccorso materia scolastica, e per introdurre l’obbligo di formazione nei corsi pre parto e per tutti coloro che lavorano con i bambini.
Ciò che deve passare non è solo una legge ma una speranza di sicurezza e di vita.
