Autore: Dott.ssa Valentina Decimi
Notti insonni, pianti incomprensibili e inconsolabili del neonato possono mettere a dura prova la soglia di tolleranza dei neo-genitori. Nel tentativo di placare un pianto che sembra non finire mai mamma o papà possono arrivare a scuotere il bambino con violenza… le conseguenze che ne derivano sono devastanti.
Ecco perché la Shaken Baby Syndrome va conosciuta. Solo così potrà essere evitata.
Cos’è la Shaken Baby Syndrome (SBS)
La “Shaken Baby Sindrome” (SBS), oggi meglio definita come “Abusive Head Trauma” (AHT), è una condizione derivante da un violento scuotimento del bambino con conseguente trauma sull’encefalo e successive sequele neurologiche.
La definizione più moderna di AHT suggerito dall’American Academy of Pediatrics nel 2009, ha lo scopo di sottolineare che non solo lo scuotimento ma anche un impatto traumatico violento contro una superficie rigida o semi-rigida, può essere alla base di questa patologia.
Allarme rosso dai Neonatologi: dimensioni del fenomeno
Il problema della SBS è purtroppo meno raro di quanto si pensi, complice la scarsa conoscenza, da parte dei genitori, di ciò che uno scuotimento del neonato può provocare. Come riportato dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN), un recente studio condotto in Scozia, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Svizzera ha permesso di stimare un’incidenza di 15-38 casi/100.000 bambini.
In Italia non esistono dati certi sul fenomeno, si stima un’incidenza di 3 casi/10.000 bambini di età inferiore a un anno. L’allarme lanciato dalla SIN, che si è fatta promotrice di una campagna di sensibilizzazione sull’argomento, è però indice che questi dati potrebbero essere solo la punta di un grande iceberg sommerso.
La Shaken Baby Sindrome risulta ancora una delle principali cause di morte dei bambini sotto l’anno di età; negli USA è la principale causa di morte dei bambini sotto i 5 mesi di vita. L’età maggiormente a rischio è quella tra la 2° settimana e il 5° mese di vita, il cosiddetto “PURPLE CRYING”, un periodo particolarmente critico (Purple=Viola) in quanto in questa finestra temporale i bambini piangono molto frequentemente e talvolta in maniera inconsolabile.
Cosa accade scuotendo un bambino
Scuotendo fortemente un bambino tenuto per le braccia o per il busto si provoca un movimento di accelerazione e decelerazione del tessuto cerebrale all’interno della scatola cranica. Questo movimento provoca una trazione a livello del midollo cervicale, un trauma contusivo del cervello contro la scatola cranica ed una trazione su vasi cerebrali (vene pontine, ovvero vene che si trovano a ponte tra la superficie cerebrale e i seni venosi durali), con conseguente loro rottura ed emorragia.
Alcune caratteristiche anatomiche peculiari del neonato rendono più facile l’instaurarsi dei danni da scuotimento:
- Il neonato ha un volume ed un peso del capo notevole rispetto alla totale massa corporea;
- L’ipotonia dei muscoli del collo non consente il controllo del capo;
- L’elevato volume degli spazi subaracnoidei (spazi compresi tra i diversi strati delle meningi) e l’elevato contenuto di liquor nel sistema nervoso centrale favoriscono un maggior movimento dell’encefalo all’interno della scatola cranica con una maggiore possibilità di danno.
La triade caratteristica della SBS è costituita da:
- Emorragia retinica
- Emorragia subdurale
- Emorragia subaracnoidea
Dal punto di vista patogenetico la sequenza degli eventi che sembra verificarsi è la seguente:
a) Il primo danno che si instaura a livello del sistema nervoso centrale è costituito dalla comparsa di emorragie subdurali e subaracnoidee (ovvero raccolte di sangue tra i diversi strati delle meningi, le membrane che rivestono la superficie cerebrale);
b) Successivamente compaiono danni di natura ipossica (da mancanza di ossigeno), un accumulo di liquido (edema) fino all’insorgenza di una compressione dei capillari cerebrali con conseguente ischemia cerebrale.
A distanza di 15-30 gg si potrà andare incontro ad un quadro di atrofia cerebrale.
c) Altro organo bersaglio è l’occhio: a causa dello scuotimento si verificano delle emorragie retiniche, lesioni della retina e del nervo ottico che possono condurre anche a cecità. Da diversi studi effettuati è emerso che le emorragie retiniche bilaterali sono indicative dei traumi cranici da abuso piuttosto che di quelli accidentali: sono presenti nel 40% dei casi di maltrattamento, contro il 3% dei traumi accidentali.
d) Ultimo tra i quadri patologici distintivi della SBS è il “danno assonale diffuso”, ovvero un danno che si crea a carico delle fibre nervose del sistema nervoso centrale ancora immaturo.
Sintomi della Shaken Baby Syndrome
La Shaken Baby Sindrome presenta una mortalità del 20%.
I sintomi della fase acuta della SBS sono:
- Vomito
- Inappetenza
- Difficoltà di suzione o deglutizione
- Irritabilità
- Disturbi respiratori
- Convulsioni e/o alterazioni della coscienza
Spesso sono proprio questi i sintomi con cui i bambini vengono condotti all’attenzione del pediatra in Pronto Soccorso o dal pediatra di famiglia, da parte dei genitori stessi. Questo testimonia che il genitore è, nella maggior parte dei casi, inconsapevole dell’essere stato egli stesso la causa di un danno al piccolo. Dai racconti dei genitori che hanno confessato di aver scosso il bambino si evince che generalmente il piccolo era stato afferrato dal torace e scosso 3-4 volte per 4-20 secondi.
Tra i bambini che sopravvivono alla fase acuta, i 2/3 presentano danni neurologici permanenti di varia gravità. I danni permanenti che si possono instaurare per coloro che sopravvivono sono:
- Ritardo di sviluppo psicomotorio
- Paralisi plastica/distonica (da danni al midollo spinale)
- Crisi convulsive
- Disturbi comportamentali
- Cecità o altri disturbi visivi
- Disturbi all’udito
Come si arriva alla Shaken Baby Syndrome
Potrebbe essere facile cadere nell’errore di pensare che solo “genitori violenti” possono arrivare a scuotere un neonato rischiando di creare dei danni così gravi. La realtà è ben diversa:
- L’EVENTO SCATENATE che determina lo scuotimento del bambino è quasi sempre il PIANTO PROLUNGATO E INCONSOLABILE.
- I FATTORI ASSOCIATI a questo evento scatenante sono generalmente la STANCHEZZA FISICA DEL GENITORE, LA SOLITUDINE, IL SENSO DI FRUSTRAZIONE DERIVANTE DALL’INCAPACITÀ A CALMARE IL BAMBINO.
- L’ELEMENTO che facilita il PRECIPITARE della situazione è LA TOTALE ASSENZA DI CONOSCENZA dei danni che possono derivare dallo scuotere il bambino, gesto che a molti genitori può sembrare banale.
- I FATTORI DI RISCHIO che possono rendere ancor più facile il verificarsi di questa condizione sono:
- Età materna < 18 anni;
- Depressione del genitore/disturbi mentali
- Uso di alcool o sostanze stupefacenti
- Disoccupazione
- Episodi di violenza in ambito familiare
- Basse condizioni socioeconomiche
Aspetti Medico-Legali della Shaken Baby Syndrome
La Shaken Baby Syndrome è riconosciuta a tutti gli effetti come una forma di “abuso” e “maltrattamento” su minore prevista dall’art 571 c.p., “Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina”. Il delitto di “maltrattamenti in famiglia”, previsto dall’art 572 c.p. configura un’ipotesi di reato più grave rispetto al precedente, costituito da una condotta, per lo più commissiva, ma anche omissiva, che acquista rilevanza penale per la sua reiterazione nel tempo. La gravità delle lesioni della SBS può inoltre contemplare le “lesioni personali dolose”, previste dall’art. 582 c.p., basti pensare che la perdita del visus prevede la ricorrenza di lesioni personali dolose gravissime.
Il riconoscimento di un quadro di Shaken Baby Syndrome determina pertanto un obbligo giuridico da parte del medico/professionista sanitario di denunciare tale tipologia di reato all’autorità giudiziaria. Tale obbligo oltreché giuridico (art. 365 c.p.1 e art. 331 c.p.p.2) è anche un dovere deontologico. Il Codice di Deontologia sia medica (art. 32) che della professione infermieristica (art. 33) sottolinea il ruolo di tutela svolto dall’operatore sanitario nei confronti di vittime di abuso o violenza, tanto più se minori, e la perentorietà di segnalare alla Autorità competente le condizioni di discriminazione, maltrattamento psico-fisico, violenza o abuso sessuale, privazioni.
Conoscere per Prevenire
Alla luce di quanto detto fino ad ora è quindi evidente come una conoscenza dei danni che possono derivare dallo scuotimento del neonato possa ridurre notevolmente i casi di Shaken baby Syndrome. Per questo motivo è in corso una campagna nazionale di sensibilizzazione sulla SBS rivolta ai genitori.
“Coccolalo! Ma non scuoterlo, mai!”: questo è lo slogan dei poster e dei volantini multilingua (in italiano, inglese, arabo e cinese) che sono stati distribuiti presso circa 500 reparti di neonatologia di tutta Italia per sensibilizzare i genitori sui rischi di questi comportamenti.
Spesso i comportamenti che conducono alla Shaken Baby Syndrome sono conseguenza di una scarsa informazione, piuttosto che frutto di una reale intenzione di nuocere al bambino. E’ per questo che è importante offrire una corretta informazione, ai genitori italiani come a quelli di origine straniera.
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