11/5/2017 h 5.00 Roma, Fiumicino
Check in.
Salvagente c’è, parte davvero.
Destinazione Uganda.
Inizia il viaggio verso la terra rossa, le prime difficoltà per l’imbarco del defibrillatore sembrano essere superate.
A Linate la macchina “che può dare la scossa a tutti” ci è costata una litigata con il responsabile della sicurezza.
Qui a Fiumicino il personale è stato decisamente più gentile ma non sono mancate telefonate, controlli, domande sul suo funzionamento…un controllo anti-esplosivo sulla batteria e forse ce l’abbiamo fatta: il defibrillatore sta per volare con noi in Uganda.
L’attesa al gate ci vede sparpagliati e un po’ assonati sulle sedie, tra gli ultimi saluti a casa e le prime “foto-documentario” del viaggio.
Il tempo dell’attesa sembra infinito, impossibile da ingannare. I nostri pensieri sono già probabilmente atterrati su quella terra rossa, al centro del mondo.
Pensieri per alcuni carichi di ricordi, per altri di nuove aspettative, per tutti la voglia di avviare qualcosa di nuovo, qualcosa di bello.
h. 8.30 …da qualche parte, sopra il mondo.
Un oceano di nuvole sotto, sotto di noi prima Roma, poi l’Italia e adesso Svizzera?Francia? Anche se in questo momento ci stiamo allontanando dalla meta l’Africa è sempre più vicina. Ogni ora che passa ci avvicina sempre di più al paese della terra rossa…
h. 9.40 Aeroporto di Bruxelles.
Aeroporti, luoghi strani, luoghi di incontri, saluti, addii o solo passaggio.
Una voce ci ridesta dai nostri pensieri, gli altoparlanti annunciano i voli in partenza. Gate per ENTEBBE. Ultimo passo, il più lungo. Poi sarà Uganda.