13/5/2017 h. 20.00 missione di Rooshoka
“Per le persone i progetti nascono quando si inaugurano.
Per chi li realizza nascono in giorni qualunque, a tavola, durante una passeggiata, quando si condivide, si pensa… e si lancia un’idea.
Ho la netta sensazione che oggi sia uno di quei giorni.
Il Caprifoglio e la missione francescana hanno fatto un lavoro davvero meraviglioso.
Questa mattina abbiamo visitato la casa dei disabili e la casa dei mestieri dove tanti ragazzi e bambini saranno accuditi e avranno una possibilità in più. Nel pomeriggio inaugurazione del l’orfanotrofio, dove bambini destinati a morire saranno salvati…
Abbiamo consegnato il DAE e formato il personale. Un grande passo. In mezzo a tutto questo la visita ad un villaggio, bambini che ci circondano, accarezzano, ci prendono per mano… mi sento un grande futuro quaggiù…” M.
h. 21.00
“Una semplice giornata può trasformarsi in qualcosa di unico. Nel pomeriggio, visto il tempo libero, si è deciso di fare un giro e in meno che non si dica siamo immersi nel verde dell’Uganda. I passi si susseguono tra il verde acceso e il rosso di questa terra meravigliosa.
Sulle strade bambini che ci indicano, ci salutano, urlano. Qui “i diversi” siamo noi. Gli stranieri.
Ci fermiamo per qualche fotografia e veniamo completamente circondati. Ci osservano, ci toccano. E poco importa che decidiamo di tornare indietro: ci seguono, ci chiedono da dove veniamo, MZUNGU… uomo bianco.
Procediamo il pomeriggio su un BODA BODA, taxi su due ruote dove si sale in 4!
Altro villaggio, altre persone, altri bimbi, con la loro curiosità negli occhi. L’Uganda è quegli occhi così neri, su uno sfondo così bianco.
E forse incomincio a capire una grande verità: siamo molto più solo in un mondo pieno di gente che ci passa vicino a casa piuttosto che qui in una vastità che però ti è vicina…” F.
h. 23.00
“Oggi voglio parlare di persone… con la “P” maiuscola. Sono onorata di condividere questa esperienza con amici e non conoscenti.
Perché davanti ad una difficoltà si è vista una grande umanità ed esperienze che ci legano l’uno all’altro.
Prepariamo un pranzo delizioso e si parla di cose belle e brutte, senza filtri, senza inibizioni, perché qui il cuore è aperto, la mente è potente e tutti condividiamo con le lacrime agli occhi tristezza e felicità…” S.
h. 23.00
“Ogni giorno qui è un viaggio. Oggi è stato un viaggio di emozioni.
Iniziato ad immaginare la giornata di bambini e ragazzi disabili visitando la scuola e conoscendo le persone che se ne occuperanno.
Emozioni, quelle di un padre e di un marito che vede realizzato il suo sogno, il nome della donna che ha amato dato ad un orfanotrofio per i bambini africani.
Le emozioni delle sue lacrime, le emozioni della sua forza che tra quelle lacrime gli ha permesso comunque di parlare di fronte a noi.
NOI. Spettatori non paganti di questo spettacolo di emozioni” E.